Il progetto
L’impianto agrivoltaico di “Terzo di Aquileia” occupa una superficie di 52 ettari e ha una capacità installata di 32,6 MW e un sistema di accumulo di 10 MW.
L’impianto ha concluso l’iter autorizzativo il 17 dicembre 2022 e non presenta alcun vincolo paesaggistico.
Il nostro approccio integrato, che coniuga energia pulita e produzione agricola, consente un utilizzo ottimale dei terreni e contribuisce alla preservazione della vocazione produttiva locale e alla creazione di nuovo indotto economico e nuova occupazione.
Il progetto di Terzo di Aquileia affianca all’attività di produzione energetica, l’allevamento di api per miele e prodotti collegati (come propoli e cera).
Grazie alla collaborazione con Università e realtà agricole locali, abbiamo identificato nell’apicoltura una chiave per mettere a terra i molteplici benefici dei sistemi agrivoltaici, condividendo appieno il punto di vista dell’ISPRA, che identifica le api come un elemento chiave per la tutela dell’ambiente.
La realizzazione di un prato polifita (ossia composto da più specie) permanente, in regime di agricoltura biologica, poi assicura la sostenibilità dell’intero sistema e favorisce la biodiversità.
Le api si nutrono delle piante, specie graminacee ed essenze leguminose a elevato potenziale mellifero e pollinifero, coltivate sotto forma di colture erbacee all’interno dell’area dell’impianto, e di alberi e arbusti nelle aree di mitigazione.
L’area ospita 150 arnie e 6000 piante autoctone, tra siepi e alberi melliferi, per aumentare lo sviluppo dell’apiario e in parte comporre l’impianto arboreo di mitigazione.
La parte agricola dell’impianto sarà gestita da apicoltori locali, prevedendo che la conduzione e la gestione dell’apiario sia a titolo gratuito e gli eventuali frutti della conduzione restino al conduttore.
Inoltre, il conduttore si impegnerà a gestire l’apiario secondo le prescrizioni previste nelle autorizzazioni (per esempio il divieto di utilizzare diserbanti).
La tecnologia impiegata consiste in moduli bifacciali su inseguitori monoassiali da 550Wp cadauno. L’impianto ha una produzione attesa di 50 GWh, equivalente al consumo di oltre 16.500 famiglie.
Le strutture ad inseguimento monoassiale permettono una maggiore produzione (+20%) e un ridotto impatto visivo rispetto alle strutture fisse tradizionali.